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SISTEMA ECONOMICO SOVRANO
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Area Ambiente

Sistema Economico Sovrano

L’ambiente, fonte immensa di risorse, ospita benevolmente l’umanità che lo ripaga in maniera dissennata.

L’attuale sistema finanziario ed economico, basato sul profitto e sullo sfruttamento delle risorse, è intento in un processo di distruzione e sciacallaggio dell’ambiente. Nessuno è esente dalla complicità di questa azione forsennata. La causa è la mancanza di assunzione di responsabilità.

Risulta troppo semplicistico scaricare le colpe del dissesto ambientale alle politiche delle multinazionali, perché queste non fanno altro che rispondere alla sempre più crescente richiesta di beni, il più delle volte superflui. L’aspetto consumistico è particolarmente accentuato nelle popolazioni occidentali.

Domanda e offerta fanno parte di un circolo vizioso, dove tutte le parti in causa sono, a vario titolo e percentuale, responsabili della disastrosa condizione dell’ambiente naturale.

Chi per scelta programmatica, chi obbligata e chi inconsapevole, si è tutti più o meno partecipi di un sistema di mercato basato su di un paradigma errato e deleterio, indirizzato al raggiungimento dell’utile a qualsiasi costo!

Per realizzare una economia sostenibile, nel rispetto dell’ambiente, ci si deve indirizzare ad un nuovo sistema economico, che ponga l’uomo al centro del valore piuttosto che i suoi beni, così da gratificare il suo operato e non il prodotto derivante.

È indispensabile essere riconoscenti nei riguardi dei singoli, delle comunità e attività che operano su princìpi etici, per il benessere comune, senza deturpamento dell’ambiente.

Il Sistema Economico Sovrano getta le basi per un nuovo paradigma, non del tutto estraneo all’umanità, al fine di ripercorrere la via dell’armoniosa simbiosi tra Uomo e Natura.

I princìpi di questo paradigma sono:

  1. la distribuzione etica delle ricchezze;
  2. la garanzia del diritto di sostentamento per tutti;
  3. la libertà di scelta della tipologia d’impiego, del luogo e del tempo dedicatovi;
  4. lo svincolo dalla condizione di ricattabilità;
  5. il distacco dalla dipendenza da terzi nell’attività prestazionale;
  6. lo scambio di beni e servizi in un’area riservata ed estranea alle dinamiche, ai vincoli e alle limitazioni, del mercato tradizionale.

Il credere che gli Stati si prendano cura dell’ambiente è una mera illusione. Gli Stati, in quanto corporation di natura privatistica, sono soliti trarre profitto dalle proprie attività. Questi Enti, spacciati per pubblici, devono produrre utili. Il rispetto dell’ambiente non rientra tra le loro priorità. Solo un diverso approccio economico potrà evitare il totale disastro ambientale e sociale.

Grazie al SES le opere pubbliche non saranno più una voce di spesa per le comunità, ma motivo di opportunità di sviluppo e trasformazione in ricchezze condivisibili. La realizzazione delle opere non sarà più vincolata a discussioni, approvazioni e assegnazioni di fondi da parte di terzi, ma soggette semplicemente alla volontà comunitaria. Quest’ultima provvederà autonomamente alle varie fasi sino alla loro completa realizzazione.

L’attuale sistema capitalistico punta a separare l’umanità dal suo habitat, relegandola sempre di più all’interno di desolanti recinti cementificati. La vede appartata e distratta dalla sua vera attitudine all’interazione con l’intero creato, allontanata dalla connessione col proprio sé interiore.

La condizione ottimale vede l’uomo a stretto contatto con la natura di cui è parte integrante. Il ritorno alla natura e ad uno stile di vita consono, riporta l’uomo nella giusta dimensione di serenità e armonia con l’ambiente che lo circonda, rinunciando al superfluo, vera causa e strumento di dominio e controllo.

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